ROMA 14 Luglio 2021-Nei giorni scorsi SNAMI ha partecipato all’incontro “Quale formazione per il Medico delle cure primarie alla luce delle indicazioni fornite dal PNRR?” attraverso la voce del Vice Segretario Nazionale Snami, Simona Autunnali nel ruolo di relatore, nella suggestiva cornice dell’aula del Senato della Repubblica. E’ stato un momento di proficuo incontro con le Senatrici Castellone e Binetti, e le varie rappresentanze del settore Giovani Medici. “Il nostro sindacato “dice l’Autunnali, ” chiede ancora una volta una riforma del corso di formazione specifico in medicina generale che porti finalmente a superare la legge istituente il corso, il D.l. 368/99, verso l’istituzione di una specializzazione in medicina generale.  E’ altresì necessario che il percorso specialistico universitario superi l’eterogeneità sanitaria regionale attraverso l’inserimento di tutor e docenti di medicina generale operanti sul territorio. Una riorganizzazione necessaria da anni, ma che trova favorevoli tavoli di confronto ora a partire dalle istanze dei colleghi specialisti in medicina di comunità e cure primarie.  Onde evitare la coesistenza di medici operanti sul territorio di classe A, se specialisti, e di classe B se con diploma, i Medici operanti sul territorio devono possedere tutti le medesime qualifiche formative,” aggiunge Federico Di Renzo, responsabile nazionale Snami Giovani Medici e precari. Ribadiamo il no a meri tentativi di sanatorie, ma apriamo la strada al confronto tra le varie istanze per la riforma della legge 368/99 sulla formazione in medicina generale.” “Per quanto  inerente l’attuale formazione”conclude Angelo Testa, Presidente nazionale Snami, “ribadiamo la necessità di eliminare le attuali incompatibilità lavorative esistenti con il percorso formativo regionale, nella consapevolezza che il lavoro svolto dai medici debba essere riconosciuto come formazione ed inserito strutturalmente nel piano didattico.

Ufficio Stampa Nazionale