Roma 2 Novembre 2020-La dirigenza del Sindacato Autonomo si rivolge attraverso un duplice appello alla dirigenza della Fimmg e alla base di quel sindacato.<Mai avrei immaginato >dice Angelo Testa, presidente nazionale Snami<di dover fare un appello a Colleghi appartenenti ad un sindacato differente da quello che presiedo. Umilmente, con profondo rispetto nei con- fronti di chi non la pensa come noi, nel contesto della grave situazione  che stiamo vivendo come persone e Medici, invito Silvestro Scotti, segretario nazionale Fimmg, a ripensarci e ritirare la sua firma dall’ACN che di fatto sancisce l’obbligo ,pena la decadenza della convenzione per i Medici che non effettueranno i tamponi covid nei loro studi o nelle strutture delle assl ,se messe a disposizione. Chiedo anche alle Colleghe e ai Colleghi della Fimmg che condividono le nostre perplessità e paure sui tamponi da eseguir- si nei nostri studi e credono anche loro che vi sia un alto rischio di contagio per il Medico per effettua l’esame e per il paziente, di associarsi alla no- stra richiesta al loro segretario e sostituire ,nell’accordo, l’obbligatorietà con la NON obbligatorietà. Solo in questa maniera potremo tutelare i Medici anziani, Medici affetti da patologie e/o a rischio per patologie importanti. ><In corso di trattativa nazionale abbiamo insistito più volte>aggiunge Domenico Salvago, vicepresidente nazionale Snami,>che l’obbigatorietà sarebbe stata deleteria per i Medici. Stastisticamente un otto/quattordici per cento dei tamponi può avere esito positivo. I Medici che avessero effettuato quei tamponi potrebbero diventare dei contatti e dovrebbero interrrompere temporanemente la professione. Chi continua ad erogare l’assistenza sanitaria ai nostri assistiti? Possibile che non possa prevalere il buon senso e saper tornare indietro? Si può capire che certe problematiche, evidenti e so- stanziali, non le vogliano intendere i politici e prevalgano altri interessi ,ma un Medico…..non è possibile non le voglia considerare! ><Inoltre>aggiunge Salvatore Santacroce, tesoriere nazionale Snami,<per i Medici ultrasessantacinquenni, ad alto rischio per definizione, l’inaccettabile ,scellerata imposizione di esporsi ad una notevole possibiltà di contagio, potrebbe indurre molti di loro ad andare in pensione prima di quanto preventivato, anche per evitare di danneggiare se stessi e i propri familiari, in un periodo in cui scarseggiano i Medici e si cerca di richiamare quelli già in pensione.<Stanno circolando>conclude Angelo Testa<delle vere e proprie e vere “bufale” che cercano di “diluire” la gravità del percorso tamponi, asserendo che saranno le regioni a decidere. Non è così. I Colleghi meritano la verità e cercare di distorcere que- sta imposizione ragionevolmente irrealizzabile da una buona parte di Noi, sarebbe non una semplice “omissione di parte della verità” ma una vera distorsione dolosa della intera sostanza della verità. >

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