Lo Snami Regionale ,settore Penitenziario intende intervenire con tutta la sua autorevolezza a difesa di un iscritto che con decisione alquanto discutibile è stato sospeso nel carcere di Lucca, in maniera rapidissima (nel giro di pochi giorni) ,proibendogli di fatto di poter svolgere il proprio lavoro.

La decisione presa dal Direttore del carcere è stata subito avallata in maniera acritica dall’ASL che senza approfondimenti o chiarificazioni ha deciso di mortificare e indebolire l’attività professionale,la dignità e l’esperienza del professionista che ormai da lunghi anni svolge tale attività ,senza aver mai avuto alcuno richiamo .

Questi comportamenti che mortificano i colleghi impegnati in fronti difficili e rischiosi ,non possono che essere stigmatizzati dal sindacato a cui di continuo si richiede da parte dell’azienda comprensione e pazienza , e che poi alla prima occasione scarica sul malcapitato di turno,le problematiche mai risolte tra azienda sanitaria stessa e amministrazione della giustizia, che troppo spesso sembrano lavorare su fronti opposti più che vicini .

Certamente prendiamo atto di questa posizione e facciamo presente che tuteleremo in ogni sede il nostro iscritto , poichèdalla ricostruzione effettuata , appare vittima e non carnefice, se così sarà l’azienda come l’amministrazione dovranno rispondere del danno gravissimo arrecato al nostro iscritto sia sul piano morale che su quello materiale e noi veglieremo che ciò accada.

Per intanto chiederemo un incontro urgente in Regione per appronfondire la situazione e chiedere una sospensiva immediata del provvedimento.

Ponsacco li Fto 10/02/17
Segreteria Regionale settore Penitenziario

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